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In Veneto, grazie al Governo M5S, le imprese della pesca e dell’agricoltura potranno usufruire di un credito bancario totale – dichiara Enrico Cappelletti, candidato Presidente della Regione del Veneto, di 19 milioni di euro su un totale di 251 milioni già erogati a livello nazionale.

Circa 1000 aziende venete avranno la possibilità di richiedere 25 mila euro quale sostegno economico per emergenza da Covid che, purtroppo, ha costretto ad un mancato raccolto dei prodotti stagionali con conseguente insufficienza distributiva al dettaglio.

Questo è un primo aiuto del M5S per pesca e agricoltura al quale dovranno seguire futuri sostegni regionali, anche post emergenza, poiché – prosegue Enrico Cappelletti – questo primario settore soffre da anni e necessita di ulteriori risorse nei capitoli di bilancio regionali dedicati al comparto.

Il tempo del dialogo con le categorie della pesca e dell’agricoltura deve dare seguito alle promesse regionali che non appaiono sufficienti per coprire l’emergenza di settore, considerando anche le imprese di acquacoltura.

Gli emendamenti del Decreto Rilancio rispondono, non solo ai pescatori e agricoltori, con esoneri straordinari ai datori di lavoro dei contributi previdenziali e assistenziali per l’anno 2020 nelle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerialicole, florovivaistiche, vitivinicole, dell’allevamento, dell’ippicoltura, della pesca. Tra i vari emendamenti – aggiunge Cappelletti – anche il riconoscimento di indennità di 950 euro ai pescatori autonomi, compresi i soci di cooperative, a livello nazionale 30 milioni di euro per il rifinanziamento della “cambiale agraria e della pesca” e una dotazione fino a 90 milioni per la creazione di un “fondo emergenziale filiere in crisi” per il settore zootecnico per aiuti diretti al settore compreso l’ammasso.

In Veneto si ponga maggiore attenzione al settore della pesca e dell’agricoltura, – conclude Enrico Cappelletti – aumentando da subito e celermente i fondi regionali.

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Le scuole paritarie potranno usufruire di aiuti per 150 milioni di euro grazie al DL Rilancio, nella forma di sostegno economico all’istruzione paritaria – dichiara Enrico Cappelletti, candidato presidente alla Regione del Veneto – fino a sedici anni di età e al sistema integrato da zero a sei anni. Tale sostegno economico si aggiunge al contributo tradizionale, considerando che è in discussione un ulteriore aumento dello stanziamento. Questi i fatti del Governo, chi sostiene il contrario mente sapendo di mentire.

Inoltre, sono previsti un incremento di 15 milioni del fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione ed una spesa di 135 milioni di euro a copertura del mancato versamento delle rette. Non solo, il DL Rilancio – prosegue Enrico Cappelletti – prevede anche l’estensione, agli enti del terzo settore e agli enti religiosi riconosciuti, del credito di imposta pari al 60% del canone mensile di locazione e delle spese sostenute per la sanificazione degli ambienti, nonché per l’acquisto di Dpi.

L’erogazione della garanzia per il prestito dei 25.000 euro è stata allargata agli enti del Terzo settore, compresi quelli religiosi riconosciuti. Alle scuole paritarie quali sedi di esame di Stato, sono stati erogati 42,43 milioni di euro per le spese di pulizia ed acquisto di mascherine, tenendo conto del numero di studenti e di unità di personale coinvolti.

Risulta evidente l’assenza totale di prevenzione o posizione ideologica, difatti – insiste Cappelletti – i finanziamenti previsti sono disposti per affrontare questo particolare momento di crisi. Siamo ben coscienti del ruolo fondamentale di queste scuole, soprattutto in Veneto. Invitiamo la Regione – conclude Cappelletti – a fare la sua parte e non limitarsi a criticare l’azione del Governo senza mai muovere un dito.

Comunicato Stampa

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Gianni Zonin ha pianto nell’aula del tribunale a Borgo Berga, al processo sulla Banca Popolare di Vicenza, dove – dichiara Enrico Cappelletti, candidato presidente alla Regione Veneto – ha dichiarato di essere stato inconsapevole di quanto accadeva al di fuori o contro le regole. Ebbene, accadeva che centinaia di migliaia di risparmiatori si sono trovati a piangere lacrime vere, avendo trovato dilapidati i loro risparmi d’una vita, delle loro famiglie, proprio a causa della mala gestione della sua Banca Popolare di Vicenza ed anche di Veneto Banca.

Sono orgoglioso di aver presentato gli esposti che diedero inizio alle indagini e confido sul fatto che la magistratura possa fare trasparenza su quanto avvenuto. Al Governo – prosegue Enrico Cappelletti – abbiamo riconosciuto un concreto indennizzo allocando un fondo di 1,5 miliardi di euro per risarcire sia azionisti che obbligazionisti e questi ultimi hanno già iniziato a riceverlo per le pratiche presentate.

Ho lottato per questo, il Movimento ci ha creduto mentre altri partiti erano spettatori o remavano contro. Le risorse arriveranno a coloro – aggiunge Cappelletti – che hanno presentato la domanda entro il 18 giugno scorso, data che avevamo ulteriormente rinviato da aprile su richiesta delle associazioni, a causa dell’emergenza sanitaria. Grazie al Movimento 5 Stelle, per la prima volta nella storia della Repubblica, un fondo pubblico risarcirà i risparmiatori truffati dalle banche che riceveranno dunque a breve un parziale indennizzo. Ma chi ha sbagliato e chi si è avvantaggiato indebitamente, a partire da coloro che gestivano gli istituti di credito, – conclude Enrico Cappelletti – si assumano le proprie responsabilità di fronte alla legge e ripaghino fino all’ultimo centesimo.

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