“È bellissima, soltanto un pò cara, sarà sicuramente dorata”Viandante sulla Pedemontana Veneta, appena saputo che il tratto appena percorso (7 km) costerà ai veneti un miliardo di euro💸

La Pedemontana Veneta è la maggiore opera attualmente in costruzione in Italia. Collegherà la A4 da Montecchio Maggiore (VI) alla A27 fino a Spresiano (TV). In totale sviluppa 95 chilometri.
Il Movimento 5 Stelle si é posto da sempre questi obiettivi:
1️⃣ fare chiarezza e trasparenza sul progetto, la cui valenza economica è stata per anni secretata.
2️⃣ proporre un progetto alternativo, molto meno costoso ed impattante per l’ambiente.

❗️Zaia ha nascosto per anni che un’opera da poco più di 2 miliardi di euro verrà nei fatti fatta pagare ai cittadini in tasse, imposte e pedaggi oltre 13 miliardi di euro + iva❗️

Per molti anni le convenzioni economiche sono state infatti sottratte alla conoscibilità pubblica (è solo grazie al fatto che avessero dimenticato il codice identificativo del notaio che ha registrato l’atto, che siamo riusciti ad estrarne copia).
Si dice che il costo spropositato sia giustificato dall’apporto di capitale e dal lavoro dei privati, trattandosi di progetto di finanza. Per Salvini è addirittura un esempio da replicare in tutta Italia. È vero l’esatto contrario.

Guardando al progetto emerge infatti che:
1️⃣ per far lievitare i costi e rendere obbligato il ricorso al project financing, lungo il tragitto della Pedemontana non é stata utilizzata, adattandola, la viabilità esistente, al contrario é stata in parte distrutta, per obbligare i residenti ad imboccare la strada a pedaggio anche per brevi tratti.

2️⃣ per circa un terzo del suo percorso Pedemontana, che poggia sulla dichiarazione di emergenza traffico, corre lungo un’autostrada connotata da traffico scarso (Valdastico) e non ha nulla a che fare con la fascia pedemontana.

‼️I rischi più significativi collegati alla realizzazione dell’opera fanno capo al soggetto pubblico. I guadagni faraonici (5,7 miliardi di euro), ai privati.
Le stime del traffico, elaborate da società non specializzate, sono state smentite da Cassa depositi e Prestiti e BEI.

Il concessionario con un investimento da 1 miliardo e mezzo a debito incasserà in 39 anni 13 miliardi + Iva, per questo ha ricevuto un prestigioso premio internazionale. Ai politici in Regione, per logica, va dunque riconosciuto il premio per aver stipulato il peggiore.

La Corte dei Conti ha rilevato l’estrema lentezza nella progressione dell’opera, la sovrapposizione della struttura commissariale a strutture ordinarie con aggravio di costi, le carenze progettuali, la presenza di clausole ambigue nella convenzione, i ritardi negli espropri, le clausole contrattuali favorevoli al concessionario, le rilevanti problematiche di ordine ambientale, l’aumento del costo complessivo a totale carico del pubblico.

In sintesi, sussistono criticità di ordine giuridico, progettuale, ambientale ed economico:

Di aspetti giuridici, progettuali ed ambientali magari ne parleremo un’altra volta. Parliamo di soldi. I nostri 💶

Un’opera di 95 km + 68 km. di opere complementari, che arriva a costare oltre 13 miliardi di euro (seppur incluse le spese di gestione), non ha eguali al mondo.

Per dare un’idea, solo l’inaugurazione del primo tratto di 7 Km, (Breganze – Dueville) costerà alla collettività (facendo una media sul costo totale), circa UN MILIARDO di euro (958 milioni + Iva). Esattamente il contrario di quello che dovrebbe essere un modello per realizzare un’opera pubblica.

Al contrario Pedemontana Veneta sembra un modello di sperpero di denaro pubblico che probabilmente non ha precedenti nel nostro Paese e che peserà come un macigno sui conti della Regione per le generazioni a venire.

Se i cittadini del Veneto ne avessero consapevolezza (come questa sono decine le opere-scandalo realizzate in Veneto negli ultimi 20 anni, specialmente in finanza di progetto), gli esiti di questa tornata elettorale sarebbero tutti da scrivere.