Il candidato del Movimento 5 Stelle contro le riaperture del 19 giugno post Coronavirus. Decisione ipocrita, che non scalfisce il problema della ludopatia e tutela un business miliardario”

Il senatore padovano Enrico Cappelletti, componente della commissione Giustizia, è il candidato del Movimento Cinque Stelle per le elezioni regionali in Veneto dopo aver ottenuto, sulla piattaforma Rousseau, il 51,7% dei voti con 844 consensi in termini assoluti. Ha battuto Erika Baldin, che ha incassato il 48,3% dei voti, ovvero 788 preferenze.

Il gioco d’azzardo in Veneto è ripartito il 19 giugno, per ordinanza di Zaia – afferma il candidato Cappelletti – La Regione Veneto era intervenuta con una legge di contenimento del fenomeno, ma si è rivelata inefficace introducendo vincoli non applicabili a quella in vigore bensì alle sole nuove installazioni. Praticamente quasi a nessuno”.

Secondo il senatore che ambisce a presiedere la giunta regionale del Veneto quella del presidente Zaia sarebbe “una legge ipocrita, leghista-style, allo scopo d’avere l’alibi di essersene occupati, senza scalfire minimamente il fenomeno della ludopatia”.

“Riaprono dunque, dopo oltre 3 mesi di chiusura forzata, le sale Slot e Vlt, agenzie di scommesse e le “macchinette” in molti bar sono nuovamente accese. Il fatturato? Oltre 108 miliardi nel 2019 di cui oltre 6 miliardi in Veneto. Tutto ciò – prosegue Enrico Cappelletti – nonostante i nuovi divieti di pubblicità, lo spegnimento di un terzo delle slot machine e nonostante i regolamenti limitativi adottati in 600 Comuni”.

“Un numero crescente di concittadini soffre di dipendenza patologica. Il disturbo da gioco d’azzardo raggiunge i numeri di una profonda epidemia: circa un milione e mezzo di soggetti sottomessi al gioco d’azzardo. Mi rivolgo ai veneti – prosegue Cappelletti – che potrebbero avviarsi al gioco oneroso anche solo per curiosità, purtroppo molti sono genitori, con un accorato appello: se siete riusciti ad astenervi dal gioco per 3 mesi, potete non tornare vittime di una trappola distruttiva nell’animo e nei rapporti sociali”.

“Il Veneto a 5 Stelle tutelerebbe tutti i cittadini dal gioco patologico mentre – conclude Enrico Cappelletti – le attuali leggi regionali sembrano tutelare solo il business miliardario”.

Fonte: rovigooggi.it del 22/06/2020